Nella nostra società abbiamo molti con problemi di carattere mentale, che variano da ansia e panico a depressione, bipolarismo, schizofrenia e altro. Molto spesso dietro a problemi di carattere mentale ci sono nodi emotivi come modi di pensare errati, un’educazione non massimale o un trauma; altre volte ci sono mancanze fisiche, come ad esempio carenze ormonali o di vitamine; infine esiste anche la possibilità che potrebbe trattarsi di cause spirituali a scaturire problemi mentali. Mentre la causa emotiva può essere aiutata da un bravo psicoterapeuta e quella fisica da un buon integratore, quella spirituale è fuori dalla portata dell’uomo e può essere gestita solo da Gesù. Naturalmente è buono precisare che Gesù ci può aiutare anche in situazioni di carattere fisico e emotivo.
Il problema dell’indemoniato di Gerasa
Il Vangelo di Marco ci parla di un aneddoto capitato a Gesù (5:1-20). Un giorno gli si presentò un uomo che aveva grossi problemi: era tormentato da spiriti immondi, questi confondevano così tanto la sua persona che aveva perso il controllo di sé stesso; era infatti definito “posseduto”. Questo uomo era tanto sconvolto che aveva perso la capacità di vivere nella società, finendo per vagare per le campagne e facendo dei sepolcri la sua dimora. Alle volte aveva picchi di adrenalina tali che gli davano la forza di spezzare ceppi e catene. Se ne andava urlando e autolesionandosi. Una persona così oggi sarebbe definita come patologica, schizofrenica, con raptus violenti… insomma, sarebbe da rinchiudere e da tenere sedata in una qualche struttura idonea.
Non sappiamo cosa abbia portato quest’uomo ad una condizione tanto esasperata. Forse aveva provato a consultare qualche veggente, forse qualcuno gli aveva lanciato qualche maledizione o forse aveva provato a fare una seduta spiritica tra amici… affacciarsi all’occulto è un gran pericolo.
La soluzione di Gesù
Gesù comunque guardò oltre il sintomo, lui andò in profondità, affrontò la causa. Non puntò il dito agli errori di quest’uomo, non gli rinfacciò il suo passato. Lui era lì per aiutarlo. Quest’uomo era un caso disperato, ma Gesù è lo specialista di situazioni disperate. Lui sapeva che il suo problema non era irreparabile. Bisognava liberare quest’uomo dalla fonte dei suoi tormenti.
Quando Gesù liberò quest’uomo, lui all’improvviso diventò “sano di mente” (verso 15). Il problema spirituale intacca molto spesso la mente, infatti il nostro corpo non è progettato per avere un’altra influenza interna se non la nostra. I demoni non si sottomettono con gentilezza alla volontà dell’uomo. Immaginiamo che il passeggero dell’auto interferisce con la guida dell’autista…
Cosa insegna questo a noi oggi?
Quest’uomo era un caso disperato, ma Gesù ha trovato il rimedio. Quest’uomo era un malato mentale, ma fu guarito. Aveva legami spirituali, ma fu liberato. La soluzione di Gesù risultò scomoda e indesiderata ai cittadini del posto, che furono più sconvolti dalla perdita dei loro maiali che dal miracolo che chiesero a Gesù di allontanarsi da loro, ma quell’uomo era tornato sano di mente.
Non c’è caso troppo disperato per Gesù. Ancora oggi Gesù vuole guarire e liberare quanti sono oppressi da malattie mentali di qualunque forma e che sono tormentati da legami spirituali.